In questa scintilla Nota sul ciclo dell’acido citrico, chiamato anche Ciclo di Krebs, riprenderemo da dove avevamo interrotto nell’ultima sezione con il prodotto aerobico della glicolisi, il piruvato. Quando l’ossigeno è presente, il piruvato esce dal citosol in cui si è verificata la glicolisi e attraversa la membrana nella matrice dei mitocondri. Lì, prima di entrare nel ciclo dell’acido citrico propriamente detto, il piruvato subisce una fase di transizione, in cui i due piruvati vengono convertiti in due acetil-coenzima A (acetil-CoA), due molecole di anidride carbonica e due NADH. Quindi, durante la serie di otto reazioni che compongono il ciclo dell’acido citrico, le due molecole di acetil-coA vengono ossidate, producendo altre due molecole di anidride carbonica e 2 ATP. L’anidride carbonica generata in questi due processi è l’anidride carbonica che espiriamo quando respiriamo.
Il ciclo dell’acido citrico, o ciclo di Krebs, è fondamentale per il metabolismo, poiché in questa fase una grande porzione di carboidrati, lipidi e proteinesono degradati dall’ossidazione. Una caratteristica che segna il ciclo dell’acido citrico è che non ha solo funzioni degradative. Un certo numero di coenzimi molto importanti sono prodotti nelle reazioni del ciclo. Questi coenzimi passano alla fosforilazione ossidativa, con un conseguente enorme guadagno di 32 ATP. Un altro aspetto interessante del ciclo dell’acido citrico è il suo status di”ciclo”: il prodotto finaledel ciclo, ossaloacetato, è una molecola necessaria per la prima reazione del ciclo con acetil-CoA.
Inizieremo la nostra discussione esaminando la conversione del piruvato in acetil-coA, il materiale di partenza del ciclo dell’acido citrico. Successivamente, seguiremo le otto reazioni del ciclo dell’acido citrico che alla fine portano alla produzione di ossaloacetato e numerosi coenzimi che continuano ad essere utilizzati nella fosforilazione ossidativa.