I medici ricevono occasionalmente rapporti radiografici che rilevano lesioni pontine nei loro pazienti sottoposti a risonanza magnetica (MRI) per sintomi non riferibili al pons. Sulla base di queste lesioni relativamente isolate, i pazienti possono ricevere la diagnosi radiografica presuntiva di mielinolisi pontina centrale (CPM). La revisione del nostro database MRI degli ultimi cinque anni ha identificato dodici di questi pazienti con lesioni pontine iperintense su scansioni T2 ponderate che erano sproporzionate rispetto ai processi supratentoriali della malattia della sostanza bianca e inspiegabili dal resto dei loro studi radiografici. Nel tentativo di chiarire ulteriormente se questi risultati erano più coerenti con CPM o qualche altro processo, abbiamo esaminato le cartelle cliniche di questi pazienti con particolare attenzione ai disturbi elettrolitici, alcolismo, malattie del fegato e ipertensione. Abbiamo anche confrontato gli studi MRI di questi dodici pazienti con quattro scansioni MRI di pazienti con CPM clinicamente diagnosticato e con otto scansioni MRI post-mortem su CPM asintomatico dimostrato dall’autopsia. Confrontando le scansioni pre-e post-mortem, cinque delle dodici lesioni pontine sconosciute sono state ritenute troppo grandi per rappresentare CPM asintomatico. Cinque sono stati ritenuti incompatibili con CPM in base alla forma e / o discoesività; uno di questi è venuto all’autopsia e ha mostrato rarefazione ischemica cerebrale e pontina, non CPM. Solo due di questi dodici casi sono stati ritenuti asintomatici o leggermente sintomatici CPM, ma non sono venuti all’autopsia. Concludiamo che le lesioni pontine trovate incidentalmente sulle scansioni MRI sono un gruppo eterogeneo, molti dei quali sono più coerenti con la rarefazione ischemica pontina che con CPM asintomatico.