Dalla pubblicazione della classificazione di Chicago versione 3.0 nel 2015, le applicazioni cliniche e di ricerca della manometria ad alta risoluzione (HRM) si sono espanse. Al fine di aggiornare la classificazione di Chicago, un gruppo di lavoro internazionale HRM composto da 52 diversi esperti ha lavorato per due anni e utilizzato metodologie formalmente convalidate. Rispetto all’iterazione precedente, ci sono quattro modifiche chiave nella classificazione di Chicago versione 4.0 (CCv4.0). In primo luogo, è necessaria un’ulteriore valutazione manometrica e non manometrica per arrivare a una diagnosi conclusiva e attuabile dell’ostruzione del deflusso della giunzione esofagogastrica (EGJOO). In secondo luogo, EGJOO, spasmo esofageo distale e esofago ipercontrattile sono tre modelli manometrici che devono essere accompagnati da sintomi esofagei ostruttivi di disfagia e/o dolore toracico non cardiaco per essere considerati clinicamente rilevanti. In terzo luogo, il protocollo manometrico standardizzato dovrebbe idealmente includere posizioni supine e verticali, nonché manovre manometriche aggiuntive come le rondini rapide multiple e la sfida rapida delle bevande. Le rondini solide della prova, la prova postprandiale e la provocazione farmacologica possono anche essere considerate per le circostanze particolari. Infine, la definizione di motilità esofagea inefficace è più rigorosa e ora comprende la peristalsi frammentata. Quindi, CCv4.0 non distingue più tra disturbi della motilità maggiori e minori, ma separa semplicemente i disturbi del deflusso dell’EGJ dai disturbi della peristalsi.