Phys. Rev. 103, 886 (1956) – Alcune proprietà della forza coercitiva in materiali magnetici morbidi

La forza coercitiva è il valore dell’ampiezza del campo magnetico quando la magnetizzazione netta nella direzione del campo è zero e ha un tasso di variazione del tempo zero. Una definizione equivalente della forza coercitiva è contenuta nell’espressione per la velocità media istantanea della parete del dominio; v=k(H−Hc), in cui k dipende dalle perdite di energia mozionale e H è il campo magnetico applicato: Hc è la forza coercitiva. Abbiamo usato quest’ultima definizione per misurare la forza coercitiva in campioni di nastri 65 Permalloy (65% Ni-Fe) magneticamente ricotti e un cristallo singolo con cornice SiFe 3.25% per configurazioni di dominio a basso e alto campo. La forza coercitiva misurata in questo modo per i campi a bassa applicazione è la stessa determinata da altre tecniche. Per la determinazione ad alto campo, con pareti di dominio non collegate alle superfici dei campioni, la forza coercitiva è, per i nostri campioni, inferiore alla metà della forza coercitiva a basso campo. Chiamiamo il valore determinato a campi elevati la “forza coercitiva interna” e crediamo che questo valore sia caratteristico del materiale sfuso. La forza coercitiva a basso campo include sia la ” forza coercitiva interna “che un componente dovuto al” pinning ” preferenziale delle pareti del dominio sulle superfici del campione. La dipendenza sperimentalmente osservata della forza coercitiva sullo spessore del provino può essere spiegata usando il pinning superficiale delle pareti del dominio. Questa spiegazione è stata precedentemente postulata da Dijkstra.

La differenza di forza coercitiva tra pareti di dominio senza superficie e pareti di dominio bloccate può essere utilizzata per fare una stima limite inferiore della densità di energia della parete di dominio. I risultati sono in ordine di grandezza accordo con i valori attesi dalla teoria.

Considerazioni sull’espressione determinata sperimentalmente per la velocità della parete del dominio di cui sopra mostrano che le variazioni di energia libera posizionale che determinano la forza coercitiva non possono essere descritte da funzioni periodiche conservative.

  • Ricevuto 7 maggio 1956

DOI:https://doi.org/10.1103/PhysRev.103.886

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