In chimica, la coprecipitazione (CPT) o co-precipitazione è il trasporto da parte di un precipitato di sostanze normalmente solubili nelle condizioni impiegate. Analogamente, in medicina, la coprecipitazione è specificamente la precipitazione di un “antigene non legato insieme a un complesso antigene-anticorpo”.
La coprecipitazione è una questione importante nell’analisi chimica, dove è spesso indesiderabile, ma in alcuni casi può essere sfruttata. Nell’analisi gravimetrica, che consiste nel precipitare l’analita e misurare la sua massa per determinarne la concentrazione o la purezza, la coprecipitazione è un problema perché le impurità indesiderate spesso coprecipitano con l’analita, con conseguente eccesso di massa. Questo problema può spesso essere mitigato dalla “digestione” (in attesa che il precipitato si equilibra e formi particelle più grandi e più pure) o ridisolvendo il campione e precipitandolo di nuovo.
D’altra parte, nell’analisi degli oligoelementi, come spesso accade nella radiochimica, la coprecipitazione è spesso l’unico modo per separare un elemento. Poiché l’oligoelemento è troppo diluito (a volte meno di una parte per trilione) per precipitare con mezzi convenzionali, è tipicamente coprecipitato con un vettore, una sostanza che ha una struttura cristallina simile che può incorporare l’elemento desiderato. Un esempio è la separazione del francio da altri elementi radioattivi coprecipitandolo con sali di cesio come il perclorato di cesio. Otto Hahn è accreditato per promuovere l’uso della coprecipitazione in radiochimica.
Esistono tre meccanismi principali di coprecipitazione: inclusione, occlusione e adsorbimento. Un’inclusione si verifica quando l’impurità occupa un sito reticolare nella struttura cristallina del vettore, causando un difetto cristallografico; questo può accadere quando il raggio ionico e la carica dell’impurità sono simili a quelli del vettore. Un adsorbato è un’impurità debolmente legata (adsorbita) alla superficie del precipitato. Un’occlusione si verifica quando un’impurità adsorbita viene intrappolata fisicamente all’interno del cristallo man mano che cresce.
Oltre alle sue applicazioni nell’analisi chimica e nella radiochimica, la coprecipitazione è anche “potenzialmente importante per molte questioni ambientali strettamente correlate alle risorse idriche, tra cui il drenaggio delle miniere acide, la migrazione dei radionuclidi nei depositi di rifiuti contaminati, il trasporto di contaminanti metallici nei siti industriali e di difesa, le concentrazioni di metalli nei sistemi acquatici e la tecnologia
La coprecipitazione viene anche utilizzata come metodo di sintesi magnetica delle nanoparticelle.