Con il termine “coccigodinia” si intende il dolore nell’area coccigea (os coccygis; coccige). A causa dell’intolleranza seduta, la coccigodinia può disturbare significativamente la qualità della vita. I disturbi coccigei che potrebbero manifestarsi nella coccigodinia sono lesioni (frattura, sublussazione, lussazione), mobilità anormale (ipermobilità, sublussazione anteriore e posteriore o lussazione del coccige), degenerazione del disco a segmenti sacrococcigei (SC) e intercoccigei (IC), spicule coccigee (escrescenza ossea), osteomielite e tumori. La mobilità anormale del coccige, che può essere vista sulla radiografia dinamica (raggi X laterali del coccige in posizione eretta e seduta), è il reperto patologico più comune nei pazienti con coccigodinia (70% dei pazienti). Può essere il risultato di un infortunio e sovraccarico statico e dinamico cronico del coccige (obesità, seduta prolungata, ciclismo, canottaggio, equitazione ecc.). L’origine coccigea del dolore può essere confermata da iniezioni dell’anestetico locale nelle strutture che possono essere una fonte del dolore (disco SC, primo disco IC, ganglio di Walther, attaccamenti muscolari intorno alla parte superiore del coccige ecc.). I disturbi extracoccigei che possono manifestarsi con coccigodinia sono: cisti pilonidale, ascesso perianale, emorroidi e malattie degli organi pelvici, nonché disturbi della colonna vertebrale lombosacrale, articolazioni sacro -iliache, muscolo piriforme e sacro. Nel 30% dei pazienti con coccigodinia, la causa del dolore non può essere trovata (coccigodinia idiopatica). La terapia per la coccigodinia può essere conservativa e chirurgica (coccigectomia parziale o totale). La terapia conservativa comprende: riposo, terapia medicamentosa, agopuntura, cuscino coccige, terapia fisica, terapia manuale (massaggio e stiramento del muscolo levator ani; mobilizzazione del coccige) e interventi terapeutici (iniezioni di anestetico locale e corticosteroide nelle strutture dolorose; ablazione con radiofrequenza dei dischi coccigei e ganglio di Walther). Utilizzando diverse modalità di terapia conservativa, si ottengono risultati soddisfacenti nella maggior parte dei pazienti con coccigodinia. La coccigectomia è indicata nei casi refrattari, prima di tutto nei pazienti con mobilità anormale del coccige e delle spicole che rispondono meglio al trattamento chirurgico.