Il verificarsi di microalghe su man-made superfici come tegole, calcestruzzo, facciate di edifici e di altre superfici artificiali nelle aree urbane, dove causa esteticamente inaccettabile scolorimento delle superfici, rappresenta un notevole problema per il suo contributo all’biodeterioration e di invecchiamento accelerato. Finora, la colonizzazione microbica è stata registrata principalmente macroscopicamente, e quindi valutata semi-quantitativamente dal grado di scolorimento e dai dati visivi assegnati a una scala di colori per l’intensità dell’infestazione algale. Tuttavia, queste valutazioni mancano di inter-calibrazione e soffrono di modifiche del colore a causa di funghi o proprietà di sfondo che si verificano in concomitanza. Utilizzando la clorofilla a come biomarcatore specifico delle microalghe aeroterrestri, è stato quindi sviluppato un metodo di estrazione per quantificare la biomassa. Due microalghe verdi, Stichococcus sp. e Chlorella sp., sono stati isolati dalle facciate degli edifici, stabiliti come monoculture e utilizzati nel presente studio. I campioni algali sono meglio conservati mediante congelamento in azoto liquido seguito da liofilizzazione e successiva conservazione a -18 °C. La dimetilformammide (DMF) si è dimostrata il miglior solvente di estrazione. L’omogeneizzazione meccanica ha migliorato l’estrazione fino al 20%. Tuttavia, l’efficienza di estrazione della clorofilla a era fortemente specie-specifica e ulteriormente influenzata dalle condizioni di crescita, cioè se le cellule erano in fase di crescita logaritmica o stazionaria. Per ottenere valori massimi per la clorofilla a da campioni di specie algali sconosciute composizione e stato fisiologico è stato trovato necessario effettuare almeno due 24-h estrazioni in DMF. Se la seconda fase di estrazione ha contribuito >20% alla concentrazione totale di clorofilla a, è stata applicata una terza estrazione DMF. Utilizzando questo test biomarcatore, fino a 313 mg clorofilla a m-2 è stato ottenuto da facciate di edifici, equivalente a c. 100 g di peso fresco algale, che rappresenta un elevato carico organico.