Cleomene I

Nel 499 a.C. Aristagora, il tiranno di Mileto, venne a Sparta per chiedere aiuto al re Cleomene con la rivolta ionica contro la Persia. Aristagora quasi persuase Cleomene ad aiutare, promettendo una facile conquista della Persia e delle sue ricchezze, ma Cleomene lo mandò via quando seppe della lunga distanza dal cuore della Persia. Aristagora tentò di corromperlo offrendo argento. Cleomene declinò, così Aristagora cominciò ad offrirgli sempre di più. Secondo Erodoto, una volta che Aristagora offrì a Cleomene 50 talenti d’argento, la giovane figlia di Cleomene Gorgo lo avvertì di non fidarsi di un uomo che minacciava di corromperlo.

Intorno al 494 a. C., Cleomene invase e sconfisse Argo nella battaglia di Sepeia. Durante la battaglia, quando lo Spartan herald annunciò qualcosa ai Lacedemoniani, gli Argivi fecero quella cosa. Cleomene suppose che gli Argivi stessero facendo qualunque cosa proclamasse l’araldo dei Lacedemoni, così ne approfittò dicendo ai Lacedemoni di attaccare gli Argivi una volta che l’araldo proclamò che avrebbero fatto colazione. Cleomene aveva ragione che gli Argivi avrebbero fatto colazione in base all’annuncio dell’araldo, così il suo esercito massacrò le forze nemiche disarmate mentre stavano mangiando. Ha ucciso la forza in ritirata, Erodoto dice 6000 (probabilmente un’esagerazione), bruciandoli a morte in un bosco sacro di Argo.

Cleomene rimandò la maggior parte del suo esercito a Sparta e portò un migliaio di uomini al tempio di Era per fare un sacrificio. Il sacerdote lo proibì, dicendo che agli estranei non era permesso fare sacrifici. Cleomene ordinò agli Eloti di flagellare il sacerdote e fece comunque il sacrificio.

Argo sarebbe rimasto un acerrimo nemico di Sparta per decenni dopo questo attacco. Non è chiaro il motivo per cui l’attacco ad Argos ha avuto luogo. Potrebbe essere stato il risultato delle preoccupazioni di Sparta su Argo e le tendenze filo-persiane della città, o a causa della vicinanza di Argo agli Spartani e quindi essere una crescente minaccia per la sicurezza dello stato spartano.

Quando i Persiani invasero la Grecia dopo aver abbattuto la rivolta ionica nel 493 a.C., molte città-stato si sottomisero rapidamente a loro temendo una perdita di commercio. Tra questi stati c’era Egina, quindi nel 491 AC, Cleomene tentò di arrestare i maggiori collaboratori lì. I cittadini di Egina non avrebbero collaborato con lui e il re spartano euripontide, Demarato, tentò di minare i suoi sforzi. Cleomene rovesciò Demarato, dopo aver prima corrotto l’oracolo di Delfi per annunciare che questa era la volontà divina, e lo sostituì con Leoticidi. I due re catturarono con successo i collaboratori persiani a Egina.

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