Ciacci Piccolomini

“Il team di fratelli e sorelle Paolo e Lucia Bianchini continuano a fare ottimi Brunelli nella tradizione del padre, Giuseppe, scomparso nel 2004. Stanno meglio impiegando le loro nuove cantine moderne, che sono state completate l’anno scorso, e continuano a mantenere i loro vigneti esposti a sud a livelli quasi incontaminati. I Brunello enfatizzano la finezza e l’equilibrio, con strati di tannini ultrafini e frutta matura sottile, ma invecchiano incredibilmente bene. Nel 1985 la famiglia Bianchini ricevette in dono la tenuta del Brunello dalla contessa Elda Ciacci Piccolomini d’Aragona, che non aveva eredi; Giuseppe ne era stato il direttore.”- The Wine Spectator, 31 luglio 2007

Ciacci Piccolomini è uno dei produttori più ricercati in tutta Italia. Questa antica tenuta ha 35 ettari di aziende superiori nella pregiata zona di Castelnuovo dell’Abate, tra cui il vigneto ‘Pianrosso’ (che significa ‘campo rosso’, un riferimento ai terreni ricchi di ferro) e il vigneto ‘Fonte’, che produce uve per il Rosso di Montalcino.

Le piantagioni di Syrah, Cabernet e Merlot sono a sud, dove il fiume Orcia fornisce un microclima più mite. I vini non tradizionali sono entusiasmanti come il Brunello e il Rosso: ‘Ateo’, che significa ‘ateo’, è una dichiarazione contro le leggi restrittive che governano la vinificazione in Italia; il vino è un blend di Cabernet Sauvignon e Merlot. 100% Syrah ‘Fabius’ è una delle più grandi espressioni di quella varietà in Italia e Parker una volta lo ha definito “il miglior Syrah italiano che ho assaggiato.”L’azienda fa parte del movimento” Lotta Integrata ” dell’UE, che promuove la riduzione dell’uso di prodotti chimici e della viticoltura biologica; a Ciacci la concimazione è biologica, la potatura e la raccolta sono fatte a mano.

Gestione dei vigneti: Vengono seguite le linee guida dell’agricoltura biologica e l’intera gamma di vini sarà certificata biologica entro il 2020. Vengono utilizzati solo prodotti a base di zolfo e rame. La zona è riparata dal Monte Amiata e gode di un’ottima circolazione d’aria. Vengono utilizzati solo fertilizzanti organici (c’è un allevamento di bestiame nelle vicinanze per il letame). Il terreno tra i filari di vite viene lavorato e non vengono utilizzati erbicidi. Dosaggi minimi di SO2 viene utilizzato nei vini.

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