Questo articolo esplora il ruolo generativo che i collaboratori infantili possono avere nello sviluppo di una pratica di performance ecologica. Chiarisce come i bambini potrebbero fare in modo univoco l’ecologico nel contesto di ideare prestazioni professionali contemporanee. In particolare, questo articolo si concentra su un pezzo di ricerca guidata dalla pratica, Wild Life-un progetto di performance che si trova tra coreografia, arte dal vivo e teatro contemporaneo. Wild Life ha coinvolto la collaborazione con otto artisti professionisti e non professionisti tra i nove ei 60 anni per co-ideare una performance che ha esplorato e promulgato ‘wildness’. Il processo di co-creazione, regia e riflessione critica sulla Vita selvaggia mi ha portato a proporre che la collaborazione intergenerazionale sia un’ecologia performativa particolarmente dinamica attraverso la quale comprendere e sviluppare una pratica ecologica.
La proposta principale di questo articolo è che il potenziale ecologico della performance risiede nelle realtà di ideare in collaborazione con persone diverse, dove i bambini sono trattati come artisti capaci e qualificati a pieno titolo che hanno estetica, stili e abilità di performance uniche. Discuto come i collaboratori dei bambini potrebbero consentire in modo significativo la performance teatrale dal vivo per fare l’ecologico nelle sue stesse modalità e momenti di attuazione. Propongo che la spontaneità e il pragmatismo di, quello che io chiamo, il giusto fare di artisti bambini, può implicitamente attirare l’attenzione su ciò che Jane Bennett (2010 Bennett, Jane (2010) Vibrant Matter: A Political Ecology of Things, London: Duke University Press. ,) descrive come la ‘materialità vitale’ dell’umano e, in tal modo, le prestazioni possono attirare l’attenzione sulla nostra inevitabile interconnessione umana e interattività con(in) vibrante materia non umana.
Questa discussione porta diversi campi in dialogo tra loro al fine di offrire una discussione unica sui bambini, le prestazioni e l’ecologia. Questi campi sono: performance ed ecologia; bambini nella performance contemporanea; pratica intergenerazionale; e, materialismo vitale.