Carolina Story offre una storia tenera ma tenace su ‘Dandelion’

Carolina Story / Dandelion / (Black River Americana)
Quattro stelle su cinque

Dopo il loro splendido debutto Lay Your Head Down, il duo marito-moglie Carolina Story (alias Ben ed Emily Roberts) riemerge con il loro secondo set Dandelion, un set di canzoni che promuove il loro viaggio nel mondo silenzioso e confuso delle riflessioni alt-folk. È un album fatto per questi tempi, uno che esplora i temi della solitudine, della vulnerabilità e della lotta per sopravvivere in un mondo in cui la disperazione e la disperazione sono chiaramente diventate la norma per troppi.

Detto questo, la coppia riesce ad offrire un tono edificante su questi brani, grazie in gran parte ai ricchi arrangiamenti che provengono dalla loro band itinerante e all’uso di archi, mellotron, violoncello e i soliti equipaggiamenti americani trovati in banjo, mandolino e pedal steel. Di conseguenza, per tutta la tristezza e la solitudine che implicano, canzoni come “See You When I See You”, “Hold Of Me”, “Don’t Leave Me in the Morning” e “Wildflower” riescono ancora a salire, anche se in modo calmante. Quando, nel ritornello della title track, Emily coos “All our wishes dispersed in the wind, Give it time and they’ll come back again”, regna soprattutto l’ottimismo intrinseco.
È impressionante quindi, che Carolina Story sono in grado di infondere una gamma così completa di emozioni, soprattutto se si considera l’intimità e la vulnerabilità che le loro armonie tranquille e carezzevoli sembrano implicare. I duetti di questa descrizione non sono sempre così espressivi, almeno per quanto riguarda la condivisione di sentimenti che risuonano di gioia e giubilo. Eppure qui, i due osano offrire speranza per casualità, promessa piuttosto che precedente. L’emozione sincera trasmessa in” Long Black Train “è un ottimo esempio Di conseguenza, Dandelion offre un’esperienza edificante nel complesso, e anche occasionali soggiorni da shoegazing — come suggerito dal grazioso e toccante” Time Well Spent”, la tenera” Daylight “e la carezza marcatamente mellow di” Lay Me Down Easy “e” Carolina ” — non smorzano o diminuiscono l’esuberanza. Inevitabilmente, il nuovo album offre il tipo di varietà, conoscenza e sfumatura che la maggior parte delle band acquisisce solo con l’età e l’esperienza. Il fatto che la storia di Carolina abbia acquisito quei tratti così presto nella loro traiettoria indica che hanno una lunga e fruttuosa carriera davanti a loro. Ecco sperando che questa storia continua a svolgersi lontano nel futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.